Nato nel 1965, Calderazzoè
uno dei pianisti di
punta della scena del jazz mondiale da un ventennio, in pratica da
quando
Michael Brecker lo chiamò a far parte del proprio gruppo, nel
1987. Da allora
il pianista si è diviso tra collaborazioni illustri (Jerry
Bergonzi e quindi
Branford Marsalis, nel cui quartetto è fisso dal 1988, dopo la
morte di Kenny
Kirkland) e prove da leader, dal piano solo al trio, sempre con
ritmiche
superlative (Dave Holland, Jack DeJohnette, John Patitucci, Jeff
Watts).
Strumentista di notevole dinamicità, riesce a far convivere i
dettami di McCoy
Tyner e Herbie Hancock in voli solistici di estrema densità
sonora, non
disgiunta mai da un discorso melodico chiaro e coinvolgente.
Quest’ultima
formazione, composta da “giovani leoni” della ribalta di New York,
è quanto di
più moderno il jazz offra negli ultimi tempi.