In collaborazione con DADO srl FILIPPO GRAZIANI canta IVAN GRAZIANI
“VIAGGI E INTEMPERIE” Regia: Pepi Morgia Filippo Graziani (chitarra e voce),
Bip Gismon (chitarra), Carlo Simonari (tastiere), Marco Battistini
(basso), Tommy Graziani (batteria)
“Viaggi e intemperie” è l’avventura di Filippo e Tommy Graziani
nell’eredità musicale di Ivan cantautore e padre. Lo spettacolo
si avvale della regia di Pepi Morgia, che lo definisce un caleidoscopio
di ricordi, ma anche di emozioni, che arrivano dritte al pubblico.
Un concerto particolare sin dal principio, con un’apertura affidata ad
un brano che si intitola “Chiusura”. Può sembrare un
controsenso, è inv ece il modo – come recita il testo – di
segnare subito “il confine fra i sogni e la realtà”. Parte
così, con un pezzo del ’73 contenuto nell’album di esordio di
Ivan Graziani (La città che v orrei) lo spe ttacoloavventura
dove si intrecciano nomi, persone, luoghi, emozioni e ricordi per
riscoprire da un altro punto di vista le sue canzoni.
Sul palco oltre ai figli del cantautore abruzzese scomparso 12 anni fa,
Filippo voce e chitarra e Tommy alla batteria, anche due musicisti che
hanno accompagnato Ivan in div erse tournée: alla chitarra
solista Bip Gismondi e alle tastiere Carlo Simonari. Le linee di basso
sono affidate, inv ece, a Marco Battistini che assieme a Filippo e
Tommy formano i Carnera.
“E’ una cosa indescrivibile. – ha detto Filippo Graziani – Questa
estate, per caso, abbiamo trovato una scaletta scritta di pugno da
papà, non sappiamo né di che concerto, né di
quando sia. Ci abbiamo pensato molto. A volte nella vita ci vogliono
delle “molle” per far scattare qualcosa. La vita è un viaggio e
ci sono anche delle intemperie, chi può negarlo… Abbiamo sentito
la voglia di riproporre questi brani. E’ una grossa
responsabilità. Il tempo era quello giusto…”. Si v a da “Taglia
la testa al gallo” a “Fuoco sulla collina”; passando per “I lupi”,
“Prudenza mai”, “Pigro” e “Il chitarrista”. Poi, in acustico, i brani
che Filippo definisce “i miei preferiti”: “Motocross”, “Gabriele
d’Annunzio” e “Paolina”. La band rientra e il v iaggio prosegue attrav
erso “Agnese”; “Ballata per 4 stagioni”, Dottor Jeckill mister Hide”,
“Un uomo” e “Fango”.
Filippo e Tommy non si fermano ai successi, vanno oltre, con quello che
viene definito “un omaggio
nell’omaggio”, quello del periodo beat anni 60, quello
dell’Anonima Sound: “Parla tu”,
“L’amore mio l’amore tuo”, “Dada” e “Monnalisa”.
“Viaggi e intemperie”è molto più di un
semplice omaggio ad un grande artista ma “è il modo – dice
Filippo Graziani – per poter unire due mondi: il mio, che ho condiviso
musicalmente da 10 anni con Tommaso e Marco; e quello di mio padre,
Carlo e Beppe (componenti della band storica di Ivan, ndr)”.
E se sul fronte del palco c’è Filippo, alle sue spalle, a
scandire i ritmi rock della musica di Ivan, Tommy, batterista di
esperienza che ricorda quel tour del ‘96 “quando mio padre mi volle a
suonare con sé nonostante fossi giovane ed inesperto”. “Ora –
spiega – davanti a me c’è Filippo. E’ una sensazione bella
quanto strana vederlo lì al posto di papà… abbiamo
suonato molte volte insieme ma questa volta sarà ogni volta emot
ivamente coinvolgente”.
Strade che si incrociano fino ad unirsi perfettamente in capolavori
come “Lugano Addio”, “Il mio cerchio azzurro” (dedicata
alla mamma, Anna Graziani) e Firenze.
Ad amplificare le suggestioni musicali, una scenografia molto
particolare che vede installazioni di v ideo arte di Davide “ERON”
Salvadei, noto esponente riminese della street art internazionale.