|
|
08-07-2010 h 21:30 |
Ancona (AN) |
MARINA DORICA Centro Polifunzionale, via Gianni Mascino |
|
Ingresso gratuito
Abbonamento alle 6 serate ANCONA JAZZ 2010: 60 euro (ridotto
50,00)
|
|
|
|
|
|
|
|
ACK VAN ROOYEN/ULF MEYER/MARTIN WIND
TRIO “Tribute To Chet Baker”
ESCLUSIVA ITALIANA
Ack Van Rooyen flicorno
Ulf Meyer chitarra
Martin Wind contrabbasso
Ack Van Rooyen è uno dei
jazzisti di maggior valore che l’Europa abbia espresso. Nato in Olanda
l’ 1 gennaio 1930, da studente visita gli Stati Uniti, dove ha modo di
incontrare ed ascoltare tutti i grandi solisti del nuovo jazz che si
stava formando. Al suo ritorno comincia a frequentare i più
importanti solisti olandesi, francesi, ma soprattutto tedeschi. In
Germania inizierà infatti la lunga collaborazione con
l’orchestra di Bert Kaempfert (autore di canzoni e temi famosissimi,
spesso cantati da Frank Sinatra), dove svolge il ruolo di principale
solista. Suona inoltre con Wolfgang Dauner e Albert Mangelsdorff, con i
quali gira il mondo in tournee, è poi membro dell’ “United Jazz
& Rock Ensemble” e dell’orchestra di Peter Herbolzheimer.
Viene infine chiamato spesso dai principali musicisti americani di
passaggio in Europa, specialmente Clark Terry e Gil Evans, il quale lo
fa sedere tranquillamente nella sezione di trombe della propria
orchestra. Un eccellente musicista di sezione, dunque, ma anche
splendido solista, sempre legato allo sviluppo melodico e profondo
conoscitore del linguaggio jazzistico. Da alcuni anni il suo strumento
principale è il flicorno, il cui timbro morbido gli permette di
esplorare al meglio una musica più raccolta e cameristica,
sfociata naturalmente nell’unione con il duo ritmico di Ulf Meyer e Martin Wind. Meyer e Wind, entrambi
tedeschi, suonano insieme da oltre un decennio e risultano partner
ideali per questo omaggio all’indimenticabile Chet Baker, soprattutto
alle atmosfere che Baker riuscì ad inventare con una formula
strumentale analoga.
Presentare per la prima volta ed in esclusiva un musicista del calibro
di Ack Van Rooyen è motivo di orgoglio per il nostro festival. E
la cornice affascinante della Marina Dorica è la sede forse
più consona per un messaggio di così alto valore poetico
ed emozionale.
|
|