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06-07-2010 h 21:30 |
Ancona (AN) |
Mole Vanvitelliana, |
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Intero15,00 euro
Ridotto 12,00 euro
Abbonamento alle 6 serate ANCONA JAZZ 2010: 60 euro (ridotto
50,00)
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COLOURS JAZZ ORCHESTRA
direzione e arrangiamenti
BOB BROOKMEYER
ESCLUSIVA EUROPEA
Trombe: Giorgio Caselli - Gigi Faggi
- Davor Pomir - Luca Giardini - Samuele Garofoli
Tromboni: Massimo Morganti - Carlo
Piermartire - Luca Pernici - Pierluigi Bastioli - Rosario Liberti
Sax: Simone le Maida - Maurizio
Moscatelli - Filippo Sebastianelli - Marco Postacchini - Rossano Emili
Corno Inglese: Luciano Franca
Piano: Emilio Marinelli
Synth: Massimiliano Rocchetta
Contrabbasso: Gabriele Pesaresi
Chitarra: Luca Pecchia
Batteria: Massimo Manzi
La Colours Jazz Orchestra
è la più importante realtà jazzistica marchigiana
degli ultimi anni. Formata da giovani musicisti, molti dei quali
già con rilevante carriera, la big band accetta volentieri il
confronto e gli stimoli che una figura di rilievo, solista o
arrangiatore, può fornirle. E Ancona Jazz sostiene con
entusiasmo tale prerogativa, tanto da averla ospitata la scorsa
edizione al fianco di Kenny Wheeler e di aver chiamato ora, in
esclusiva europea, il grande trombonista, compositore e arrangiatore Bob Brookmeyer. Brookmeyer
è una figura di riferimento assoluto nel jazz dagli anni 50.
Specialista del trombone a pistoni, che suona con uno stile subito
identificabile, sia per la particolarità dello strumento sia per
il fraseggio, molto libero dal punto di vista armonico ma sempre
ancorato alla linea melodica del tema, collabora infatti con Stan
Getz (1953-54), Gerry Mulligan (1954-57), Jimmy Giuffre (1957-58)
e poi con Clark Terry, di nuovo con Mulligan nella “Concert Jazz Band”,
fino alla fondazione della Thad Jones-Mel Lewis Big Band, alla quale
fornirà un corposo contributo di arrangiamenti. E queste sono
soltanto le partecipazioni di maggiore rilievo. Con il passare del
tempo, il trombonista abbandona lo strumento per sviluppare
impressionanti qualità di arrangiatore, compositore e didatta.
La sua originalità risiede nell’essere riuscito a fondere la
tavolozza dei colori, la passione per il timbro, tipici di un Gil
Evans, con la verve, la fantasia ritimica e lo swing di Gerry Mulligan.
Un maestro della partitura jazzistica, quindi, che ha avuto molti
allievi illustri, a partire da colei che è considerata la
migliore di oggi, Maria Schneider.
Bob risiederà per cinque giorni in città, fornendo prima
un interessantissimo workshop aperto al pubblico poi, dopo tre lunghe
sedute di prove, il fondamentale concerto, che si può
tranquillamente definire come l’evento musicale dell’anno in campo
jazzistico.
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