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06-02-2011 h 21:30 |
Fermo (FM) |
Teatro dell’Aquila, Via Mazzini, 8 |
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- Settore A Intero 20 / Ridotto 18
- Settore B Intero 17 / Ridotto 15
- Settore C unico 12
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STEFANO BOLLANI
All' eta' di sei anni comincia a studiare pianoforte. Esordisce
professionalmente a quindici anni. Dopo il diploma di conservatorio
conseguito a Firenze nel 1993 e una breve esperienza come turnista nel
mondo della musica pop (con Raf e Jovanotti, fra gli altri) si afferma
nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano,
Gato Barbieri, Pat Metheny, Bobby McFerrin, Chick Corea, Michel Portal,
Franco D' Andrea, Martial Solal, Phil Woods, Lee Konitz, Han Bennink,
Miroslav Vitous, Antonello Salis, Aldo Romano, John Abercrombie, Uri
Caine, Kenny Wheeler, Greg Osby...) sui palchi piú prestigiosi
del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di
New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano).
Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la
collaborazione iniziata nel 1996 - e da allora mai interrotta - con il
suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di
concerti e incide ben quattordici dischi. I piu' recenti: Tati (ECM
2005), in trio con Paul Motian alla batteria, (disco dell' anno per l'
Academie du jazz francese e per Musica Jazz)), The third man (ECM
2007), (miglior disco dell' anno per la rivista americana
Allaboutjazz e per Musica jazz) e New York days (ECM 2009), in
compagnia di Mark Turner, Larry Grenadier e Paul Motian (disco dell'
anno per Musica Jazz).
Il referendum dei giornalisti della rivista specializzata Musica jazz
lo proclama miglior nuovo talento del 1998; in quel periodo, mentre
guida il proprio gruppo, L' orchestra del Titanic, si lancia nella
realizzazione di un ambizioso disco-spettacolo in omaggio alla musica
leggera italiana degli anni '30-'40 (Abbassa la tua radio con Peppe
Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto e
tanti altri cantanti e musicisti).
Negli anni collabora sia con musicisti sperimentatori e 'di frontiera'
(Hector Zazou, Giovanni Sollima, Elliot Sharp, Sainhko Namcythclack),
sia nei progetti discografici e live del pop-rock italiano (Elio
e le storie tese, Cristina Dona', Paolo Benvegnu', Samuele Bersani,
Bandabardo'...ma anche Massimo Ranieri e Johnny Dorelli).
Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone (artista al quale ha
dedicato un piccolo libro-saggio, L' America di Renato Carosone, Elleu
editore 2002); l’anno successivo la rivista giapponese “Swing journal”
gli conferisce il premio New star award riservato ai talenti emergenti
stranieri, per la prima volta assegnato a un musicista non americano.
Per la label giapponese Venus records pubblica cinque dischi alla
testa del suo trio, con Ares Tavolazzi al basso e Walter Paoli alla
batteria. (Uno di questi, Ma l' amore no, 2006,anche in veste di
cantante)
Particolarmente fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come La
gnosi delle fanfole, nel quale mette in musica le surreali poesie di
Fosco Maraini insieme al cantautore Massimo Altomare (1998); Cantata
dei pastori immobili, oratorio musicale per quattro voci, narratore e
pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004); il disco di
canzoni scandinave Gleda (2005), realizzato in Danimarca in compagnia
di Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria.
E' produttore artistico e arrangiatore di un disco del cantautore Bobo
Rondelli (Disperati intellettuali ubriaconi), grazie al quale ha vinto
il premio Ciampi.
Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu realizza 4 dischi: un
omaggio allo scrittore Raymond Queneau, registrato in trio con Scott
Colley e Clarence Penn (Les fleures bleues, 2002), un disco in completa
solitudine (Smat smat, 2003, segnalato dalla rivista inglese “Mojo”
come uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno), un disco per trio
jazz e orchestra sinfonica con Paolo Silvestri ad arrangiare e dirigere
l' Orchestra Regionale Toscana (Concertone, 2004), un doppio album (I
visionari, 2006) col suo nuovo quintetto piu' Mark Feldman, Paolo Fresu
e Petra Magoni come ospiti.
Collabora con numerosi artisti in ambito teatrale, dalla Banda Osiris
(nello spettacolo Guarda che luna!, 2002-2004, insieme a Rava,
Gianmaria Testa e altri e in Primo piano, 2005-2006), fino ad attori
come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e soprattutto
Lella Costa (per la quale firma le musiche di tre spettacoli, Alice:
una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze, per la regia di Giorgio
Gallione) e ad importanti personaggi del mondo della danza
contemporanea come Raffaella Giordano e Mauro Bigonzetti.
In ambito classico, si esibisce come solista con orchestre sinfoniche
come la Gewandhaus di Lipsia, la Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica
del Regio di Torino, la Verdi di Milano, con direttori come James
Conlon, Jan Latham-Koenig (con cui ha inciso il Concert Champetre di
Poulenc per l' etichetta inglese AVIE records), e soprattutto Riccardo
Chailly, con il quale a Lipsia ha inciso Rapsodia in blu e Concerto in
Fa di Gershwin in uscita a settembre per la Decca Italia.
Nel 2005 e' ospite fisso nel programma televisivo di RaiUno Meno siamo
meglio stiamo, di e con Renzo Arbore. E' ideatore e conduttore, insieme
a David Riondino, della trasmissione musicale Dottor Djembe', andata in
onda su Radio Rai Tre dal 2006 al 2009 (Premio Microfono d' argento
2007). Da quella esperienza e' nato un libro-cd realizzato a piu' mani
insieme agli autori della trasmissione (Rosaria Parretti, Fosco D'
Amelio e Mirko Guerrini, oltre allo stesso Riondino), Lo zibaldone del
Dottor Djembe' (Baldini Castoldi Dalai 2008), ironica presa in
giro del mondo della cultura 'alta'. E' nato poi anche uno special
televisivo di 3 puntate (Buonasera Dottor Djembe') andato in onda su
Rai3 nel giugno 2010.
Dal gennaio 2009 sue sono tutte le sigle del palinsesto di Radio Rai
Tre.
Nel 2006 ha pubblicato il romanzo La sindrome di Brontolo (Baldini e
Castoldi Dalai).
Lo stesso anno, per la rivista Musica jazz e' il musicista italiano
dell' anno; e il disco dell' anno e' il suo Piano solo, uscito per la
ECM.
Il referendum dei giornalisti della rivista americana Downbeat nel 2007
lo vede ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e terzo fra i
giovani pianisti. I critici della rivista Allaboutjazz di New York lo
votano fra i 5 musicisti piu' importanti del 2007, accanto a mostri
sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso
anno a Vienna gli viene consegnato l'European Jazz Preis, premio della
critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell' anno.
La regione Toscana nel 2008 gli ha conferito la massima onorificenza,
il 'Gonfalone d' argento'.
Nel 2009 durante il North Sea Festival di Rotterdam gli viene
consegnato il "Paul Acket Award".
Sempre piu' stretto negli ultimi tempi il suo legame con il Sudamerica.
Dopo aver realizzato il disco Bollani Carioca, nel 2009 diventato anche
un dvd live, insieme a grandissimi musicisti brasiliani, nel dicembre
2007 e' stato il secondo, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano
a coda in una favela di Rio de Janeiro. Ha collaborato con molti
artisti della nuova scena brasiliana: Hamilton de Holanda,
Toninho Horta, Marcos Sacramento, Ze' Renato, Monica Salmaso, Nilze
Carvalho, Na' Ozzetti fino al mito Caetano Veloso, con il quale e stato
protagonista di due grandi concerti a Cagliari e ad Umbriajazz 2008.
Va fiero della copertina che gli ha dedicato il settimanale Topolino,
rivista di cui e' stato ufficialmente nominato "Ambasciatore" e che nel
numero di settembre 2009 lo ha visto partecipare a un' avventura di
Paperino con il nome di Paperefano Bolletta.
A fine 2009 è uscito il suo nuovo disco per la ECM, Stone in the
water, inciso a New York alla guida del suo abituale trio, con Jesper
Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria.
A febbraio 2010 è uscito il suo primo libro di spartiti, che
inaugura la collana Carisch Jazz, ed. Carisch, distribuito in tutto il
mondo.
Il 15 luglio 2010 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa della Berklee
College of Music, con solenne cerimonia a Umbria Jazz, Perugia
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