Cosa succede quando Elvis Presley incontra Charles Aznavour che
incontra Abdel Wahab? Quando il canto sufi si mischia ai riff di Keith
Richards? Quando un ragazzo di Tunisi si mette a suonare le sue canzoni
con una violoncellista classica ungherese, un percussionista argentino,
un contrabbassista romano ed un sassofonista jazz casertano?
Succede che viene fuori un progetto di musica d’autore e di ricerca tra
improvvisazione, ritmo e contaminazione. Le sue canzoni e la sua musica
sono una sorta di “neofolk urbano” senza confini geografici.
Il gruppo è nato all’interno dell’Orchestra di Piazza Vittorio,
intorno alla figura del virtuoso suonatore di Oud (il liuto arabo) e
cantante Ziad Trabelsi con altri compagni d’avventura, sempre
dell’Orchestra.